giovedì 22 maggio 2014

Triathlon Sprint Trevignano...diamo il via alla stagione!

e anche per me è giunto il momento dell'esordio stagionale!!
ho fatto Duathlon , ho  fatto il maratoneta e lo spettatore ma oggi tocca a me..
dopo un inverno rigido (ma neanche troppo) e faticoso (questo abbastanza!!) è ora di divertirsi un pò..
Domenica 18 maggio sul lago di Trevignano c'è una giornata fantastica , il sole scalda la sabbia e l'acqua è uno specchio ..l'ideale per un bel bagno.
Arrivo in zona cambio con Pacemaker, vorrei fare le cose con più calma, ma oggi Trevignano mi è sembrata più lontana del solito , quindi devo accellerare un pò i tempi di preparazione..il mio asse di progresso per il futuro sarà impostare la modalità Keep calm and sveglia prima!!
Nonostante la fretta riesco a ritirare il pacco gara , salutare gli altri e preparare la bici..mi rimane poco tempo per infilare la muta e riscaldarmi un pò!
il tempo di tirare su la zip della muta e senza esitare mi butto nell'acqua..il primo impatto è tragico, temperatura rigida e battiti cardiaci all'impazzata..sbraccio un pò e cerco di sentire bene la muta, ho sempre la sensazione di non averla indossata al meglio , e quel senso di costrizione e di soffocamento è decisamente fastidioso.
Non mi rimane molto tempo..vado alla spunta..
il mio numero di pettorale è il 26, numero top.. e scopro con enorme piacere di partire in prima griglia, è evidente che le gare fatte fino ad ora cominciano a contare..
volutamente scelgo di non partire troppo attardato dai primi, oggi voglio godermi la "tonnara" , anche questo fa parte dell'allenamento ..a Pescara e Zurigo le wave saranno ben più stipate..
ok ci siamo , l'ultima pulita agli occhialetti e via si parte!
sto nella pancia del gruppo , qualche colpo inevitabile lo prendo e qualche lo dò..non ho una bella nuotata e non riesco a seguire la scia..
dopo 13'08 finisce l'agonia e sono di nuovo sulla terra ferma..
mi sfilo la muta e inforco la bici, ora inizio a divertirmi..
anche se la condizione non è brillante , riesco a spingere bene ma uscendo dall'acqua attardato mi trovo praticamente da solo davanti ad un gruppetto e riesco a sfruttare poco la scia, finisco in 34'31.
Arrivo in T2 in perfetto stile , sgancio le scarpette ed entro in zona cambio molto veloce..ora 5 km di run..
Oggi è anche l'esordio del 910 xt, putroppo non sono riuscito ad impostarlo come si deve e alla fine uscirà una t2 lunga 5 km..per questo motivo corro ma non riesco a capire il passo, continuo a sensazione.
Il percorso si struttura su 2 lap con una leggera salita da affrontare, sono sempre i spinta e riesco a passare molti atleti..ho davanti a me il n°101, stava in gruppo con me in bici ed è stato l'unico a darmi qualche cambio..ha una bella corsa, lo seguo..parte forte ma non lo mollo, fino a metà del 2° giro quando riesco a passarlo e staccarlo...alla fine scoprirò che è della mia categoria ;)..
finisco la frazione run con 17'33.. mooolto bene
Concludo la gara in 46° posizione in 1h05..
ora abbiamo rotto il ghiaccio ..diretti su Pescara!!





 

venerdì 2 maggio 2014

Foto Sprint Cerveteri 2014...Zona Cambio!!!



































La gara di Sara Saetta!!

FINALMENTE TRIATLETA…..

Succede che per capire cosa si prova a nuotare pedalare e correre per scherzo ti iscrivi ad un triathlon promozionale: le distanze sono brevissime, lunghe quel tanto che basta per farti assaporare la bellezza di questo sport…ed in men che non si dica ti ritrovi ad affrontare l’inverno più lungo che abbia mai vissuto, fatto di uscite in bici sotto la pioggia, di corse alle 6 del mattino e di nuotate piene... zuppe di fatica dopo giornate interminabili di lavoro…
Fai tutto con in testa un solo obiettivo, una data per la precisione, una data che non vedi l’ora che arrivi ma per la quale non ti senti pronta mai abbastanza!!!

E’ iniziato tutto così, con la curiosità di provare questo sport visto sempre a bordo pista ed eccomi a scrivere la cronaca di una giornata che vorrei rivivere ancora mille e mille volte!!!

Da metà gennaio di quest’anno ho iniziato a sognare…inviando una mail a Stefano con un programma di allenamento generico per triathlon…
“Che dici Ste’? se seguo questa tabella per la gara di Cerveteri a maggio sarò pronta?!”

Il coach…Si può fare ma meglio qualcosa di personalizzato!!!…e la macchina si è messa in moto…puntuali allenamenti settimanali su distanze medie, corte, in velocità, in salita, recuperi ma soprattutto nuotate nuotate e ancora nuotate….ad ogni mail con oggetto: NUOTO…il cuore si fermava tre secondi per poi bloccarsi del tutto con la lettura del programma serale, che, ahimè non prevedeva nessuna visione cinematografica post allenamenti!!!
Mi trovavo a contare pure i cm di nuoto che mi venivano assegnati…fino ad arrivare a leggere 2300 m ed esclamare…ma che e’ pazzo?! si è sicuramente sbagliato!!!

La voglia di provare e la consapevolezza dei miei limiti natatori non mi hanno fatto cedere…ingoiando i mal di pancia da nuoto mi sono immersa in quell’acqua gelida superando pure chi, con fare saccente analizzava il mio stile con scetticismo!!!

Le gare fatte ogni tanto con i miei compagni di squadra arrivavano poi nei momenti giusti, quelli in cui la volontà vacillava e l’incertezza prendeva il sopravvento…loro ci sono sempre stati pronti a ricordarmi il senso della nostra pazzia, a darmi gli stimoli e l’energia indispensabili per affrontare il tutto.

I mesi, i giorni, le ore sono volate ed eccoci qui il primo maggio è arrivato; e anche se in tutti i ricordi passati legati a questa giornata comunque lo sport era sempre stato il tema centrale, stavolta mi preparavo a vivere qualcosa che finora non avevo mai vissuto.

Uno stato d’animo difficile da descrivere quello della vigilia, un mix tra ansia, paura, eccitazione, delirio, follia…tutte emozioni che singolarmente possono essere gestite con gran facilità ma che tutte insieme creano qualcosa di indomabile; il dover affrontare qualcosa nella quale non mi ero mai misurata non solo dal punto di vista prettamente atletico ma dal punto vista psicologico, le domande erano tante: ce la farò a nuotare in acque libere? e se mi prende il panico? e se non so gestire eventuali crampi?…insomma quesiti subdoli per i quali la mente riusciva solo ad elaborare risposte negative!!

Stranamente la notte riesco a dormire complice anche la stanchezza dovuta allo stress della settimana lavorativa unita al viaggio del mercoledì sera.

Ore 6 am mi sveglio, colazione abbondante di zuccheri e grassi necessari a ciò che stavo per affrontare…mi preparo con tutta la calma del mondo, concentrata cercando di non pensare a quello che avrei fatto da lì a qualche ora.
Sveglio Giorgio esortandolo a prepararsi alla svelta per paura di arrivare tardi sul campo di gara…il viaggio fila liscio inaspettatamente e mi ritrovo con bici in mano pettorale e chip senza sapere nemmeno come.
Incontro gli altri ragazzi di ZONA CAMBIO tutti allegri apparentemente tranquilli, ogni tanto vedo qualcuno col body uguale al mio con un viso che non conosco, è questo quello che amo di più del mio team, conoscere le persone con le quali abitualmente mi ritrovo a parlare in chat il giorno della gara!! UNICI!!!
Tutti pronti a dare consigli a fare battute per sciogliere la tensione ma ognuno con i propri timori…io mi concentro sulla descrizione che Stefano ci da della gara, un cecchino dei particolari!!!…ha preannunciato talmente bene tutti i passaggi che durante le frazioni mi sembrava di averle già vissute!!!

Ore 10:30…mi trovo sulla spiaggia con tanto di muta cuffia ed occhialini e con un terrore addosso degno dei più prestigiosi film dell’orrore…le onde in entrata sembravano dicessero: “Prova ad entrare in acqua, sfidaci e vediamo chi è il più forte!!!”….indecisa fino all’ultimo se buttarmi prima della partenza o meno alla fine lo faccio…provo a prendere un primo contatto con l’acqua…decisa a stipulare un trattato di pace con Poseidone ma niente oggi ce ne ha per tutti!!!!
Esco mi metto in griglia e lascio che gli eventi mi trascinino fino allo start!!!

Via si va!!!…con Silvia in griglia ci siamo scambiate qualche parola ma sono talmente paralizzata dalla paura che non riesco nemmeno a comporre una frase di senso compiuto….mi trovo a correre verso i cavalloni…il fondale pieno di buche rendono la cosa alquanto difficoltosa unita al fatto che ad ogni onda perdo il controllo dei movimenti non riuscendo a decidere io dove andare…mando giù acqua con il cuore a mille…ogni tanto quando le onde si abbassano vedo le cuffie delle mie compagne di sventura…il panico sta per prendere il sopravvento…ma poi mi dico…facile, troppo facile tornare indietro e dire non ce l’ho fatta…e tutte le volte che sono andata in piscina invece di stare al calduccio? i sacrifici le energie investite nei lunghissimi mesi trascorsi?….si va avanti…senza ma…senza paure…ora e adesso….

Supero la linea dei frangenti riesco a fare qualche bracciata senza impedimenti e mi ritrovo alla prima boa…le giro intorno e via...ricordandomi dei consigli del coach in questo tratto devo stare attenta alla traiettoria…imposto il ritmo ed ogni 6 bracciate circa sbircio la mia rotta…la seconda boa e lì davanti me che si avvicina sempre di più, l’adrenalina in circolo non mi fa sentire nulla: fatica…dolori…curvo per la seconda volta e penso ok ultimo sforzo …qui do tutto quello che ho….

Sono fuori, l’ho superato!!! non ci credo sono fuori dall’acqua…il momento che più ho desiderato sognato immaginato è arrivato!!!
ora inizia la mia gara…ora entro nella mia zona di confort e qui so quello che posso fare….

Pedalo con tutte le energie con i battiti che mi fanno da colonna sonora...non mi interessa ho superato il nuoto sono uscita dall’acqua gioisco dentro di me…ma una vocina dice calma Sara la gara non è finita concentrata fino alla fine…non abbassare la guardia perché il traguardo lo devi tagliare….in ginocchio, camminando, strisciando ma lo devi tagliare!
Dopo un paio di km in bici avvio il garmin per la paura di saltare qualche giro o peggio di farne qualcuno in più!….pedalo più forte che posso con i ciclisti davanti a me che diventano obiettivi da raggiungere, ad ogni curva via sui pedali per rilanciarmi nei rettilinei….lungo il tratto caratterizzato dal vento contrario sempre dietro a qualcuno (prezioso consiglio del coach!).

Al quinto ed ultimo giro entro in zona cambio correndo e penso…”Cavolo sono arrivata alla corsa sto ancora bene le gambe girano, esulto…ma no la vocina è sempre lì…Sara concentrata la gara finisce al traguardo!!”…
…in tutta fretta sistemo la bici, mi cambio le scarpe, tolgo il casco, giro il pettorale e di corsa nell’ultima frazione quella che si conclude con la finish line!!!

Parto piano voglio capire cosa hanno da dirmi i muscoli…provo ad interrogarli con qualche allungo e mi sorprendo nel recepire ottime risposte…come se mi dicessero “siamo pronti!!!…dicci cosa dobbiamo fare e noi lo facciamo!!!”…bene era questo che volevo sentirmi dire ed allora imposto il mio ritmo andando a sensazioni non avendo un riferimento elettronico…il primo giro trascorre e si conclude con l’incontro sul percorso di Gianca BigZ…fantastico sono strafelice ci voleva proprio…percorriamo parte del tragitto chiedendoci quanti giri di corsa fossero…entriamo nel secondo e BigZ mi dice di andare…allungo col mio passo.. mi bagno la testa al ristoro e via a caccia del mio ultimo giro di boa….a pochi metri dal traguardo tutti…ci sono tutti i miei compagni che gridano il mio nome a gran voce...un’emozione unica perché sto per tagliare il traguardo, sto per confutare tutte le mie paure, i miei dubbi, la mia poca autostima…mi sto per dire hai visto Sara ce l’hai fatta!!!!
E tu che per prima non ci avresti scommesso una lira….ultima curva vedo il gonfiabile….quante volte ho visto Giorgio passarci sotto con la voglia di essere al suo posto…ora tocca a me…è il mio momento taglio il traguardo con le braccia in alto e tanta voglia di piangere!!!…..

….mi faccio spazio tra gli atleti fermi lì davanti... voglio andarmi a prendere la mia medaglia…il bacio del mio campione, l’abbraccio della sola persona che in tutto questo tempo è stata la mia “volontà che non si limita”….lui si che ci avrebbe scommesso!!!