lunedì 30 novembre 2015

Finalmente sul nastro di partenza..Corri per il verde

Domenica mattina , stesso rito , stessa colazione , stesso out fit .. e a momenti facevo la stessa fine di 7 giorni fa...
Ho impostato google maps presso il parco del Pineto urbano, come da sito della Corri per il verde, ed una volta arrivata alla svolta decisiva, il parco c'era ma di gare campestri neanche l'ombra..
non mi sono demoralizzato ed ho continuato con la macchina alla ricerca dell'ingresso giusto circumnavigando il parco.
Dopo diversi minuti confusi in cui non facevo altro che allontanarmi dall'area verde, torno al punto di partenza e decido di entrare chiedendo ai passeggiatori della domenica mattina.
"scusi ma questo è il Parco del Pineto urbano"
"Cerchi la corsa?"
"Si"
"Mà, pure questo s'è perso , senti sto ragazzo" , la figlia che si rivolge alla mamma.
A questo punto , capisco di essere in zona e non l'unico malcapitato ma data l'ora che s'avvicinava alla partenza , ringrazio velocemente la signora e comincio a correre..



non riesco ancora a capire come si possa pretendere di trovare "a botta sicura" l'ingresso del parco mettendo solo il nome dello stesso!
Corro abbastanza goffo. Zaino in spalla , piumino indossato e sopratutto senza sapere la direzione precisa. Seguo una traccia sul terreno sperando che sia quella giusta.
Incrocio 2 biker che mi rassicurano sulla direzione e malconcio arrivo sul campo gara.
A questo punto , prendo il pettorale , mi cambio e faccio stretching, visto che i muscoli li ho già scaldati.

Posso concludere anche qui , visto che dopo lo start non ho grosse emozioni da raccontare, ma per dovere di cronaca , riporto.
Razionalmente su quelli che sono i miei ritmi ora , decido di partire regolare , facendomi trascinare dal gruppo.
Ho le chiodate ai piedi  anche se il terreno è abbastanza secco , ma saranno utili nelle discese per un grip maggiore.
Sono 2 giri da 3 km.
Il bello delle campestri è sgomitare l'uno accanto all'atro e adottare le strategie per passare il maggior numero di persone.
Nel secondo giro , dopo aver studiato il percorso riesco a sorpassare un bel gruppo di persone prima di un imbuto dove sarebbe stato possibile superarli.
Aver gestito la prima metà gara mi permette di chiudere gli ultimi km in progressione , che mi fà ben sperare per il continuo della preparazione.
Con gli obiettivi Ironman saltati ho rivisto il mio programma abbandonando la lunga distanza. Rinuncio alla maratona di Terni che l'avrei fatta solo per preparare l'IM e ben vengano queste sgasate per riprendere la brillantezza nelle gambe.
Domenica prossima Best WOMAN

giovedì 26 novembre 2015

La mia Corri x il Verde...deve ancora iniziare

Lo scorso anno ho fatto quasi tutte le tappe , scoprendo una manifestazione incredibile...tanti bambini alle prese con le prime corse e famiglie intere a correre per i parchi di Roma.
Certo è che quando poi ti trovi al nastro di partenza, tutto lo spettacolo gioioso lascia lo spazio solo ad ansimi e gomitate per accapararsi le migliori posizioni.
Il problema quest'anno non sembra essere la preparazione atletica piena di carichi , pilates ed esercizi funzionali ma arrivare al nastro di partenza!
La prima tappa l'ho saltata per un nobile motivo, ho accompagnato Sara alla sua prima maratona.
Ma la seconda...??!?
Domenica mattina invece è tutto pronto, colazione pre gara fatta , abbigliamento idoneo per il primo freddo e scarpette chiodate.
Si parte...direzione presso Parco di Torre Fiscale.
Ora, la sera prima non sono stato a studiarmi l'ultima versione del TuttoCittà , mi sono limitato appena a lanciarmi su Google Maps la posizione per capire quanto tempo prima partire.
Appena salito in macchina.. invio la richiesta sul telefono..."bene solo 26 minuti, arriverò abbastanza in anticipo per scaldarmi bene"



Sono carico abbastanza e contento di sgomitare un pò in mezzo al fango, oltretutto le campestre sono molto utili in questo periodo della preparazione..
Giunto in prossimità del parco.. cerco qualche indicazione per parcheggiare il più vicino possibile..cerco..
Sono passati più di 15 minuti, ma il parco è abbastanza grande e non c'è alcuna indicazione dove è situata la gara.
A questo punto chiamo Strong ,chiedendogli info..
"Stè..ma ndo stai"
"Giò effettivamente pure io c'ho messo un pò a trovarlo , ed ho chiesto informazioni"
"Vabbè mandami la posizione su whatsapp che ti raggiungo"
Sono ancora in tempo e poi sono vicino, ci metterò un attimo..


inizio a girare attorno al parco, acquedotti romani ovunque, per carità tutto bello, ma sto qui per un altro motivo..
ad un certo punto le indicazioni partite dalla posizione di Strong arrivano al capolinea, sono all'interno di una fattoria privata vicino all'Appia Antica..e qui ho capito che non è giornata!
Mando un messaggio a Stefano congedando la mia partecipazione alla 2° tappa...
Dunque, capisco che la partecipazione alla Corri per il verde costa appena 6 euro e l'organizzazione non necessita impegno da gara IM, ma un cartello anche scritto anche con l'uniposca si può fare??
Vabbè domenica c'è la terza tappa presso il Parco urbano del Pigneto...qualcuno mi può accompagnare??





mercoledì 18 novembre 2015

i miei primi 42...

Andando a ritroso nei mesi cerco di ricordare il giorno esatto in cui avevo comunicato a Stefano quale obiettivo stagionale avevo scelto per il 2015...niente non mi ricordo l'esatto istante in cui con un guizzo di pazzia ho scelto la gara delle gare.
Ebbene mi sono resa conto che anno dopo anno sto alzando l'asticella..sono partita con una 21 km da fare in staffetta su una gara di triathlon, prima gara nella vita e la scoperta di emozioni che da quel giorno non ho mai più voluto abbandonare.
Poi perché non lanciarsi in una stagione di triathlon provare a superare questo limite mentale e ahimè soprattutto fisico nel nuoto, mi son detta almeno una volta nella vita la voglio fare una gara di triathlon; mi appassiono così tanto nel vedere quelle competizioni che ogni volta quello che rimane è la profonda invidia di voler essere in mezzo alla mischia anch'io!!!!
E via mesi e mesi di allenamenti per provare quella gioia infinita nell'uscire dall'acqua salire in bici e volare in picchiata correndo verso il traguardo...indescrivibili attimi che solo ai cuori di chi li ha provati giustificano l'insaziabile dipendenza che generano.
Ed infine mi son detta che nella vita almeno una maratona l'avrei voluta correre, affrontare la gara più dura per certi aspetti di tutte misurarmi su una distanza che finora non ero riuscita neanche ad immaginare.
E così si rimette in moto la macchina, con alla guida uno dei piloti più astuti che abbia mai conosciuto...Coach Strong...lui riesce a farti fare di tutto con la sua sapiente tecnica del farti sognare....per un intero anno ho avuto quella medaglia davanti agli occhi me l'ha fatta immaginare e desiderare così tanto da farmi vivere quei 42 km ancora prima di correrli!!!
In sei mesi ho attraversato da memoria di Garmin (sopraggiunto in una fase gia avviata degli allenamenti!) 996 km di corsa...102 ore di allenamenti...corse eterogenee sia per caratteristiche che per strade calpestate...Civitavecchia, Lissone, Arona, Bolsena, Callella, Barcellona, Valencia, Roma, Firenze, Bolzano....insomma in qualunque parte del mondo mi trovassi e per qualsiasi ragione fossi lì un paio di scarpe da running non dovevano mai mancare in valigia!!!!
Arriva il 15 novembre e come in tutte le gare affrontate finora non mi sento pronta anzi ho una paura folle per quello che potrebbe succedere...sto per superare dei limiti oltre il quale finora non mi sono mai spinta e non ho la certezza che la mia testa sia abbastanza forte da trascinare il corpo nel momento del bisogno!
Ma ho una voglia pazza di indossare i panni della gara e buttarmi in quest'avventura che ha come obiettivo la durata massima di 3 ore e 59 minuti!!!!
Proprio così l'obiettivo era quello di rimanere sotto le 4 ore...impossibile a mio avviso onesto per il coach!!!
Sabato 14 novembre...partenza da Firenze con Giorgio alla volta di Verona, nel viaggio ci inseriamo una tappa ad Arezzo e poi via navigatore impostato verso la città di Romeo e Giulietta...durante il viaggio cerco di stendere un po' le gambe dormire ma i segnali che raccolgo per tutto il giorno sono messaggi di stanchezza che non mi piacciono proprio.
Mangio pasta a pranzo e cena...non mi succedeva dai tempi del liceo e poi a nanna presto con la sveglia puntata alle 6 per la colazione.
Trascorsa una notte insonne, avrò avuto all'attivo 30 minuti di sonno profondo mi alzo e faccio colazione mentre Giorgio continua a dormire...in genere avviene il contrario e' lui che si alza mentre io continuo a dormire...ma oggi tocca a me!!!
Mi rimetto un po a letto fino alle 8, l'albergo e' a 200 mt da piazza Bra luogo della partenza e dell'arrivo; la scelta è stata profondamente studiata per poter uscire all'ultimo secondo utile prima di partire e per aver pochissimo tragitto da percorrere dopo l'arrivo nel caso non riuscissi a camminare!!!
Usciamo alle 8:25 circa e correndo ci avviciniamo verso la musica e la voce dello speaker che inesorabile comincia ad esortare gli atleti nell'entrare in griglia per la partenza...incontriamo Gianluca ed altri ragazzi e qui raccolgo e faccio mio il primo consiglio...vedo Master con una doppia maglia di cui una a maniche lunghe e gli dico che io ne ho indossata solo una a maniche corte ma vista l'umidità e il fatto che gran parte della gara si sarebbe snodata lungo l'Adige sarebbe stato strategico metterne una seconda...soluzione presto trovata...Giorgio dall'altra parte della griglia si toglie la sua maglia da finisher dell'IRONMAN e la indosso sotto la mia...perfetto ora ho anche l'armatura di ferro non ho più scuse....

La partenza trascorre senza troppa enfasi si comincia a camminare e d'improvviso ci troviamo a correre non sapendo bene quale fosse il gonfiabile dello start...ma poco importa siamo in gara ora non c'è tempo per pensare bisogna agire...anzi correre...Master mi sfila davanti incitandomi con un in bocca al lupo ed io lo saluto rafforzata dall'idea che oggi in gara ci sono tantissime persone che conosco e dalle quali posso trarre l'energia giusta per fare bene..e poi so che dal 20esimo km non sarò sola Giorgio mi aspetta lì pronto per affrontare insieme la seconda metà della gara.
Imposto il ritmo dei primi km a 5'20 mi rendo conto che questo non potrà essere il passo dell'intera gara ma voglio arrivare alla metà dei km con questo passo, mi sento bene ma soprattutto ho la consapevolezza che non voglio mollare di mezzo secondo!
So che ogni 5 km ci sono i ristori con acqua e tè quindi gestisco i reintegri cadenzando l'assunzione dei gel nel km precedente al ristoro.
Avevo le indicazioni del coach di restare nel gruppo con i pacemaker delle 3h45' ma non c'era questo tempo o 4h o 3h40 allora decido di mettermi a metà dei due gruppi e di correre con qualcuno che va alla mia stessa andatura...ma come accade in tutte le gare non riesco a stare in un gruppo, mi danno fastidio le persone davanti e succede che alla fine le supero per avere spazio vitale davanti a me...so che non è una mossa azzeccata essere coperta da qualcuno significa non prendere l'aria diretta e soprattutto seguire un po la scia di chi ti sta davanti ma niente non ce la faccio ho bisogno di vedere la strada davanti a me....e finisce che corro questi primi 20 km in solitaria ascoltando il mio corpo che magicamente oggi sta rispondendo in modo strapositivo a tutte le richieste....
Arriva il 19esimo km mi aspetto di vedere Giorgio al ponte concordato la sera prima ma non lo vedo....non avrà fatto in tempo mi dico, effettivamente sono passata prima rispetto a quanto prefissato...vabbè no panico...i gel che doveva darmi lui li sostituisco con i sali e le bevande dei ristori e continuo a correre come sto facendo...so che la sua presenza avrebbe fatto la differenza ma non posso farmi prendere dallo sconforto...mentre faccio queste considerazioni sento la sua voce da dietro ed appena lo vedo istintivamente gli do uno schiaffo sulla spalla ridendo e gli dico avevamo detto al ponte!!!!!! Sono sollevata ora non manca proprio nulla....
Al 20 esimo il bivio: a destra la mezza a sinistra la maratona...nelle gare fatte finora per me la svolta era sempre verso il traguardo ma oggi no oggi TOCCAVA A ME!!!
Mentre ci avviamo a percorrere il secondo giro dico a Giorgio: "il dato è tratto?" non si torna indietro ora entro in una dimensione nuova che non so come affrontare ma che lo scoprirò solo correndo.
I primi km con Giorgio scorrono via con me che cerco di mantenere la stessa andatura e lui che mi dice di rallentare un po...mi dice di recuperare un po che altrimenti non ce l'avrei fatta più avanti...mi fido dei suoi consigli e corriamo 4 o 5 km ad un passo 15" più lento...recupero con gel ed acqua e corro...aspettando questo famoso MURO che tutti mi hanno raccontato arriva al 34 km....mi sento bene in realtà non ho dolori particolari il respiro non è affannato e me lo fa notare Giorgio facendomi focalizzare l'attenzione sulle persone intorno a me alcune in condizioni veramente pessime!
Qui mi rendo conto che l'impresa si sta per compiere perché arriviamo al 35 che sto bene ed ora ne mancano solo 7...Giorgio mi dice pensa è solo un giro del circuito che di solito facciamo sotto casa...dai che è fatta...ma io sempre concentrata sulla strada temo la crisi improvvisa quindi non do per scontato nulla.

Ci diamo appuntamento al 38 per un check e sento che ora la fatica sale ma entriamo nella città segno che è finita che manca veramente poco...al 40 alzo gli occhi e vedo che il percorso si snoda tra le strade della città intorno alla piazza ed all'arrivo qui mi assale lo sconforto sapere che manca così poco ma quei due km sembrano così infinitamente lunghi...aumentiamo il ritmo e mentre mi dice che ce l'ho fatta che ho finito la mia prima maratona sotto le 4 ore che non ho mollato di un cm lungo tutto il percorso mi fa salire un nodo in gola che vorrei piangere dalla gioia ma che non mi fa respirare...quindi corro l'ultimo km praticamente in apnea trascinata solo dalla voglia matta che ho di attraversare quella linea!!!!
Arrivo...alzo le braccia mentre le gambe continuano ad andare faccio fatica a fermarle!!
Una ragazza mi infila la medaglia al collo e mi fa i complimenti e' una soddisfazione incredibile!
Giorgio mi raggiunge lo abbraccio e piango...un pianto liberatorio che dice:
"ce l'ho fatta!!!"

...sono trascorsi tre giorni dalla gara e quello che resta...
....i ragazzi incontrati in gara...l'abbraccio di Daniela sulla startline, i messaggi di in bocca al lupo dei ragazzi con la quale lavoro che per tutto l'anno mi hanno vista uscire ed entrare in negozio negli orari più disparati sudata e stravolta dagli allenamenti...la chat di altri "malati" di endorfine che mi fanno sempre fare un sacco di risate ... Mia mamma che finalmente ha capito che dopo le gare che faccio non mi deve chiedere se ho vinto ma che tempo ho fatto...le mail di coach Strong che ogni domenica puntuali annunciavano la settimana...il disegno della dolcissima Mavy...insomma quel che resta di una maratona è il viaggio...le persone i volti...i momenti di sconforto e la felicità di superarli...come si può non dire:
ALMENO DUE MARATONE NELLA VITA VOGLIO CORRERLE!!!!


martedì 3 novembre 2015

Test BTWIN..il mio lavoro è differente..

Non è una novità, e soprattutto non ho mai tenuto nascosto il mio lavoro.
Lavorando da Decathlon ho la possibilità di testare molti prodotti che mi accompagnano durante gli allenamenti...
e stavolta voglio raccontare il ..


Test BTWIN MACH 740

La bici brand Btwin prodotta dalla casa francese Decathlon si presenta con le colorazioni ufficiali del Btwin Racing Team.

Nera opaco con abbondanti rifiniture blu e rosa che la rendono allegra ma allo stesso tempo garantiscono una sobrietà nei colori che non annoia nel tempo.






La 740 è allestita completamente Campagnolo Athena 11 velocità con corona anteriore 52 36 e pedivella da 172,5 telaio per la taglia S che corrisponde a 53 cm lunghezza tubo orizzontale.











Ho testato la bici su un percorso vallonato attorno al lago di Bracciano in una giornata soleggiante e ventosa.

Sono riuscito fin da subito a stabilire il feeling con il mezzo , sentendomi sicuro e in posizione corretta, tuttavia nelle situazioni di strada dissestata ho avuto la sensazione che la ruota posteriore perdesse aderenza soprattutto a velocità sostenuta.



La bici è complessivamente molto leggera fin dalla sua dotazione iniziale, ma sono certo che il peso si può ridurre notevolmente allestendola con una coppia di ruote più performante ,migliorando così anche la stabilità della stessa.

Ho trovato il cambio nelle corone 52 36 un po' leggerino avendo difficoltà a mantenere velocità allegre, ma è pur vero che sono abituato alla bici da crono con corone ovali e rapporti da spingere più pesanti e soprattutto riconosco che in off season non ho la brillantezza nelle gambe.

Ho stressato la bici con continui rilanci e mi aspettavo una reazione più"cattiva" , mi riservo però di testarla nuovamente con ruote in carbonio che la renderanno più reattiva , perché il telaio come ripeto è notevolmente rigido quindi ha nelle sue caratteristiche naturali la reattività.

Il vero punto di forza che farà felici molti ciclisti è la salita. Esprime al meglio le potenzialità quando la strada aumenta la pendenza e sopratutto quando sono salite che come si dice in gergo si fanno "di passo", quindi pendenze costanti con percentuali dolci attorno al 5-6% . Su questi terreni sembra avere una marcia in più .

La Mach 740 sale con facilità e leggerezza trasmettendo tutta l'energia delle gambe sulle ruote , permettendo così alla bici di salire in maniera fluida.

Complessivamente sono molto soddisfatto della bici per l'estrema leggerezza e rigidità e nonostante la dotazione meccanica media la testerò in competizioni agonistiche.

Il prezzo di 1699,95 euro è altamente competitivo e pone la MACH in un segmento medio, anche se la resa è ben più alta.

Avete la possibilità di testarla in tutti i negozi Decathlon che la dispongono e magari se venite a Fiumicino ...vi offro pure un caffè!









domenica 18 ottobre 2015

ROME SWIM EVENT


EUR

20 0TTOBRE 2015


tutto ebbe inizio da qui...



ascoltate le parole iniziali dello speaker...

sabato 17 ottobre 2015

Rome Swim Event

"will be the most beautiful course in the world"

Con queste parole il CEO Ironman Thomas Dieckhoff annuncia il 70.3 a Roma.
Chi può dargli torto?
La parola Ironman accanto alla Città eterna renderà tutto ancora più epico e leggendario.
Usciranno fiere ,schiavi e gladiatori a combattere tra il sangue e la polvere...o forse rimarrà solo una bellissima gara di triathlon?
Due sono le certezze... L'Italia ospiterà il 70.3 di Pescara(giugno), il 70.3 di Roma(agosto) e l'IM di Civitavecchia(ottobre), creando un indotto economico importante ed un'accelerazione alla scoperta di questo sport fantastico e tutti coloro infastiditi dal carrozzone brandizzato IM faranno bene a mettersi in disparte ed accettare che se non puoi battere il tuo nemico ti ci devi alleare.
l'altra certezza è che...

Zona Cambio ci sarà!!




mercoledì 14 ottobre 2015

IRONMAN DI BARCELLONA...obiettivo raggiunto

8:35 domenica 4 ottobre 2015 
il countdown inesorabile è partito...ci sono!!


Il ponte temporale dal 27 luglio 2014 oggi coronerà il suo epilogo...
il viaggio ha avuto inizio con queste battute e la meta è stata ancor più felice di quanto immaginassi...


Queste le parole scritte lo scorso anno in calce al mio racconto dell'Ironman di Zurigo...
le stesse parole che mi hanno guidato per tutta la preparazione del 2015 , che mi hanno spinto nei momenti di crisi e fatica.

8:40
Ascolto Intro -The XX... ho la muta indosso , continuamente cerco di sistemarmela roteando spalle e braccia, mi piego cercando di toccare le punte dei piedi, sistemo il cavallo, prova ad apprezzare il piacere della costrizione che la muta mi dà..
intanto penso a tutti i passaggi, alle transizioni , alla strategia..
sono lucidissimo , so quello che devo fare, è il mio ambiente ,la mia zona di confort!
Decido di "ingrigliarmi" tra i nuotatori da 1h10 -1h15, il mio tempo da battere è 1:14 a Zurigo e attendo lo start.

8:45 Start
Quest'anno il Rolling start aiuta a ridurre la "tonnara" evitando così un bel pò di botte in acqua.
Cammino nel serpentone umano disegnato sulla spiaggia attraversando tutti i varchi organizzati  , passeranno circa 10 minuti e sono sulla start line...ora corro!!
Mi butto in acqua! Il mare che in questi giorni ci ha fatto conoscere bellissime onde alte da far invidia ai surfisti più incalliti , questa mattina ha deciso di concedere una tregua , lasciando solamente un ingresso abbastanza movimentato.
Mi butto con decisione ed affronto le prime bracciate.
Individuo continuamente i gruppetti da seguire , e sistematicamente dopo poche bracciate decido di sorpassarli perché troppo lenti. 
Le sensazioni sono ottime , nuoto lungo senza mai affanno e una buona sensibilità in acqua. Il percorso prevede un giro unico di 3800 metri snodato in un rettangolo con il lato più corto all'andata di 1450 metri, ritorno di 1750 ed i restanti 600 metri divisi negli ultimi 2 lati del rettangolo.
All'andata la corrente è a favore riesco a lappare i 500 metri con tempi molto buoni..sono serviti i numerosi allenamenti fatti in acque libere durante la fase specifica della preparazione, sono riuscito a prendere confidenza con il momento e trarre forza da tutti gli scatti impressi nella mente che ogni allenamento mi ha lasciato.
Al giro di boa inizia la parte più lunga e controcorrente ma le sensazioni continuano ad essere ottime e approfitto per prendere qualche buona scia..
Le boe che tracciano il percorso sono disposte ogni 500 metri e segnano i metri complessivi..arrivato ai 3500 svolta a sinistra e punta alla spiaggia...si vede l'arrivo..forzo ancora di più ,  individuo la traiettoria per arrivare sotto il gonfiabile..
un'altra bracciata e sento la sabbia nelle mani, sono arrivato , mi metto in piedi e corro..
1ora e 05 minuti..minchia!!! 




tra le due ali di folla schierate sulle transenne riesco ad individuare Sara, le dò un bacio (provocando  l'effetto sorpresa dei restanti spettatori:) e riparto..
Entro nell'hangar, mi tolgo la muta , prendo la sacca bike , indosso casco occhiali, pettorale scarpe e via in zona cambio!
Il percorso bici non non dovrebbe svelare grossi sorprese.
Un andata-ritorno-andata-ritorno lungo mare dove l'unica incognita sarà il vento.
Andata 50km vento a favore..cuore sotto controllo, gamba che gira veloce e velocità costantemente sopra i 34\35
Aspetta, ma non sudo??!!
il vento è la temperatura fresca non mi fa sudare come dovrei e pur idratandomi costantemente non riesco ad espellerle tutti i liquidi.
Le pause pipì in bici saranno 3!
Il primo ritorno con il vento contro,  riesco a gestire bene senza andare a forzare troppo pur mantenendo una buona velocità.
Voglio avere sotto controllo velocità e frequenza cardiaca , giro lo schermo dell'orologio verso l'interno polso per averlo sott'occhio..LAP!
Cazzo!! , nel girarlo ho premuto il tasto che nella modalità multisport impostata ha fatto partire la fase della corsa..
sono circa al 50 esimo km bici ..a questo punto annullo il tempo riportato sul garmin e do il via ad un altro timing..
Da questo momento in poi non avrò più la certezza del mio tempo totale e pur sforzandomi a fare i calcoli non riuscirò mai ad avere informazioni aggiornate.
Si continua..
Non dimentico mai di alimentarmi , ho diviso le diverse barrette a disposizione scegliendo le più leggere all'inizio e fine mentre quelle più consistenti al centro, ogni 45 \50 minuti mangio e bevo continuamente.
Faccio una gara onesta e non mi lascio imbottigliare nelle scie che purtroppo sono presenti, la sfida è con me stesso  gli altri non c'entrano !
Gli ultimi 30 km sono interminabili , c'è vento e quello che all'inizio sembrava ondulato ora sembra inasprirsi come un percorso di montagna.. gestisco fino alla fine le energie e mando giù qualche gel a presa rapida..
ora si entra in città e sono pronto a lasciare la bici..
Spingo il lap e ...echenesò?? il tempo che mi dà dopo aver azzerato, è senza nuoto e con 130 km di bici anzichè 180...sigh!
avanti!
faccio una transizione veloce senza però tralasciare importanti dettagli, vasellina tra le dita dei piedi ,sotto le ascelle , cambio calzini , borotalco nelle scarpe, giro il pettorale e cappello in testa...ormai è consuetudine e gesti provati in gara.
Parto per la corsa!

La strategia è sempre la stessa, e gli ordini del coach sono chiari..
primi 15 minuti piano , anzi P I A N O..abbassi il cuore , scaldi i motori e poi si parte.
non vedevo l'ora che arrivasse quel quindicesimo minuto , mi forzavo ad andare lento , a non sentire gli incitamenti del pubblico che pur non conoscendomi leggevano il nome sul pettorale e non mancavano mai in un "dai Giorgio".
dopo 900 secondi..via!
Metto il contagiri a 5:30 , abbasso la visiera come per segnare il mio campo d'azione e corro come un soldatino !
riesco a vedere la mia figura ed i movimenti che faccio, nella mia mente avrei voluto fare l'intera maratona, guardando solo i 3 metri davanti a me senza distrarmi , solo pensando a quel tappeto che prima o poi sarebbe passato sotto i piedi..



Il percorso run prevede 4 giri da 10km e qualcosa, più la svolta finale nel palco attrezzato sulla spiaggia.
Ogni giro ha i km segnati diversi per ognuno dei 4 , quindi al primo rilevamento c'è 5°km, 15°km,25°km, 35°km.
Passo al 5° e con molta onestà non sono invidioso degli altri km segnati , me la voglio correre e soffrire tutta questa maratona.
appena vedo Sara le chiedo a quanto sto , facendole capire che ho perso il timing dalla partenza...Ingenuamente mi dice un tempo che neanche i Pro avrebbero fatto tra nuoto e corsa , e riesco quasi ad innervosirmi ;) correndo.."fatti dire quanto ho fatto in bici?" gli urlo mentre scappo via..
e intanto il primo giro è passato...
al secondo.."in bici hai fatto 5He 38!" minchia!!
Meglio di quanto mi aspettavo, spero di non essermi cotto per affrontare la corsa...
"Ha detto Stefano che ti basta una maratona di 4h!"
Bellissimo il rituale presso i ristori..
Forse aver visto  video di gare tra professionisti mi ha sviluppato troppo l'emulazione ..
primo bicchiere dentro i pantaloncini, secondo in testa , terzo lo bevo e tavolino successivo coca!
il tutto fatto con estrema naturalezza e senza perdere il passo.

Ai 20 km faccio un check.
Il mio blocco mentale è ora..e risale al BIG DAY, l'allenamento per provare i passi gara fatto un mese prima dove il 20 km mi ha segnato con una contrattura nel polpaccio destro  che mi ha costretto a fermarmi 10 gg e saltare l'ultimo lungo di corsa da 3 h!
ma oggi no!
corro cercando di essere il più sciolto possibile e ascoltando di continuo i messaggi del corpo .
Se i muscoli delle gambe si contraggono , alleggerisco il passo e "divento più leggero" poi riprendo..
e arriva il 30° km..
chi lo chiama il muro del maratoneta, dove le energie sono finite e sarà solo cuore e testa a portarti verso la fine..
Ma nell'ironman se non hai cuore e testa fin dal primo dei 42 km , difficilmente riesci a varcare la finishline.
Il rituale al ristoro ora è in slow motion e cammino..
Se lascio assaporare al corpo il piacere della camminata rischio di drogarmi fino alla fine.
"non sono venuto fino a qui per camminare!"
mi ammonisco e riparto.
l'ultimo ristoro è al 38° km , non vorrei fermarmi ma è vitale!
coca cola e zuccheri veloci per gli ultimi 4 km..che vuoi che siamo quattro chilometri.. 
ai -3 si entra nella passeggiata dove l'incitamento è continuo..la voce dello speaker diventa sempre più nitida..
-2 sono in corsia di sorpasso..qualche tratto lo corro ad occhi chiusi per ascoltare le mie sensazioni...ho fatto una gara sempre in spinta e sto benissimo , ho superato ogni crisi con un 'unica soluzione..correndo
-1 mi sembra di non toccare terra ,corro veloce anche se ora ho il desiderio di non finire, di continuare ancora..
sono sul tappeto...
sono ubriaco ,incantato, frastornato, vorrei fermarmi per potermi godere gli ultimi metri...
Passo sulla finishline!
non riesco a vedere il mio tempo..
ma ora non importa..lo so che meglio non potevo fare , che ho portato il corpo al massimo delle mie potenzialità.





appena finita la gara riesco a ricevere i primi massaggi...
incontro Sara..la sua presenza è fondamentale per il raggiungimento di ogni mio sogno.
Appena mi collego riesco a vedere il mio tempo..


il mio obiettivo seppur ambizioso era terminarlo in 11ore..
vogliamo dire di non averlo raggiunto??!!






domenica 2 agosto 2015

Il viaggio per Barcellona passa anche per Arona

"tra l'ultima di luglio e la prima d'agosto dovresti metterci una gara distanza mezzo"
"ok..vediamo che ci sta sul calendario Fitri"
Scanno X terra o Aronamen.
e pensare che per un attimo mentre  Strong indicava la data ho pensato di partecipare alla gara più comoda.. poche ore da casa senza troppi impegni..però..c'è di mezzo la mtb , gara difficile e se vogliamo pericolosa da evitare durante la preparazione per un obiettivo più ambizioso.
Il tempo di controllare su google maps dove fosse situata Arona ed il clic è venuto da sè..iscritto.

E' il 26 luglio sul bellissimo panorama che offre il Lago Maggiore sono le 6:00 del mattino e ancora una volta sto preparando la bici in zona cambio.
Appena sceso dall'hotel sono stato sorpreso dal forte vento e dall'arietta perfino fresca nonostante il caldo degli ultimi giorni..
Intanto in zona cambio girano voci in merito alla possibilità di eliminare \ridurre la frazione natatoria per il forte vento e la corrente del lago..
per quanto il nuoto non mi faccia mai impazzire ultimamente sto' inanellando buone performance e sopratutto non voglio sconti!
Continuo a prepararmi e considerando la situazione indosso anche la muta ,la temperatura dell'acqua è nettamente superiore ai 24° ma per motivi di sicurezza sicuramente la scelta sarà facoltativa.
I giudici sentenziano: "la frazione del nuoto si farà ma ridotta".
Vabbè accontentiamoci..che poi alla fine non accorciano bene.
Sulla spiaggia  mattonato ritrovo Titan , quasi gara di casa per lui che vive a Bellinzona e onorerà alla grande la prestazione con un 18° posto assoluto e 3° di categoria

Sono le 7:30 (alle 6:50 era prevista la partenza ) e ci troviamo ingrigliati pronti a partire.
Ora uno sketch tutto italian style.. 
Durante la preparazione del campo nuoto, per la forte corrente ( nulla di trascendentale! ) non riuscivano a tenere ferma la boa di segnalazione , quindi si è pensato bene di far sostare un pattino come segnalatore, chiedendo al malcapitato bagnino di remare affinchè il mezzo restasse fermo.
Vi lascio immaginare cosa è successo alla partenza... chiaramente il pattino non riusciva a stare fermo portando il più dei nuotatori fuori traiettoria, inoltre la boa che non stava ferma è rimasta sul percorso ingannando molti partecipanti (tra cui me) a seguirla ed uscire nettamente fuori percorso..
vabbè ci può stà..
ma torniamo alla gara...
appena partito stavolta posso dire di aver preso tante botte..sarà stata la confusione creatasi, sarà stato come anticipato la traiettoria sbagliata che mi ha costretto a rientrare sul percorso ma la tonnara è stata veramente difficoltosa..finalmente al cambio di direzione con la corrente a favore sono riuscito ad allungare bene la bracciata e riprendere alcuni gruppetti davanti.
ultimo giro di boa e fuori dall'acqua...tempo?
argh..mi sono dimenticato di far partire il garmin :(
la classifica finale dirà 19'54''
Entro in T1,cerco la rastrelliera n° 42 (ripeto n° 42;) e sono pronto per la frazione Bike
Del percorso so poco..ieri sera ho scambiato due chiacchiere con un forte triatleta che mi accennava di un tratto dove per una frana sulla strada saremo costretti a scendere dalla bici e percorrere un tratto a piedi...vabbè si vedrà..
via..

Il primo tratto lungo lago completamente pianeggiante..si spinge bene.
Arrivo al 13° km ed ecco il semaforo rosso...15 metri circa sgambettando in equilibrio precario sulle tacchette e di nuovo in sella..(lo faremo 2 volte) la parte pianeggiante è fino al 35° km dove la media è sempre sopra i 35 km/h
al 36° inizia la salita 6 km al 6\7% per poi riprendere dopo una breve discesa per altri 6 km 

dopo il 50° s'inizia a scendere ma mai discese lunghe e soprattuto sempre intervallate da strappi continui.
Fortunatamente il clima è mite e non soffro il caldo . I ristori non sono ben forniti e sopratutto non segnalati..riesco a malapena a prendere una bottiglia al primo .
Il percorso è nervoso soprattutto gli ultimi 40 km..il ritmo si spezza di continuo.
Al 70°km..arriva il rumorino..stavolta non è lo stesso dell'Elba, dove lì chiaramente ero cotto..ma è un rumore che conosco e che purtroppo non posso risolvere..il deragliatore anteriore è sceso fino a toccarmi i denti della corona grande e mi impedisce di mettere il 53..
ora spero che ci siano le salite perchè non poter spingere ma "sfrullare" non mi entusiasma..
effettivamente il percorso fino all'ultimo alterna strappi e discese ripide dove posso approfittare per salvare la gamba e soprattutto evitare di rompere tutto..
all'82° km affronto quella che poi sarà l'ultima discesa e il fatto di non conoscere il percorso mi fa arrivare in T2 nella maniera più brutta mai fatta..con una scarpa slacciata ed una in mano sigh :(
vabbè..accontentiamoci...
Inizio la frazione RUN
Ormai è legge!
Primi 2 km tranquilli...lascio sfilare tutti che tanto poi ve ripio!!
1° 5'02
2° 5'10
il check dei primi 10 minuti è fondamentale , riesco a concentrarmi per lo sforzo che mi appresto a fare, mi idrato bene, magari ci scappa il primo gel e poi si accendono i motori..
appena il garmin lappa il 2° si parte! passo 4:40\4:45
va tutto bene..la testa è concentrata, il cuore in zona 3 ,le gambe sono sciolte, lo stomaco sta bene..?!? no anzi lo stomaco..che c'è che non va?
Stamattina sono andato in bagno , ma quello stimolo prima della partenza quindi non era solo l'ansia dello start ??!!?
ho maledetto i minuti persi dall'organizzazione prima di dare il via , dove sarei potuto andare tranquillamente in bagno e non partire zavorrato..
ora lo stimolo diventa un problema e il passo gara ne risente..
dopo aver resistito l'8° a 4'49 e il 9° a 4'52 decido per il pit stop..
avvisto il sebach, mi slaccio il body, sfilo una bretella, l'altra e corro gli ultimi metri a torso nudo fino ad entrare nel bagno superando al fotofinish un altro che si accingeva ad entrare..
3 minuti di libertà! o liberazione!
ora però sono incazzato..stavo facendo una bella gara e devo regalare questi maledetti 3 minuti..
vabbè..ora recupero
sto al 10° km e corro gli ultimi 11 km più veloci che ho mai fatto in un 70.3!
il passo è costante 4'30\35..
sono continuamente in corsia di sorpasso , bevo ad ogni ristoro alternando acqua e cola  senza mai diminuire il passo..
ora sono agli ultimi 2 km e mi sembra di volare..
19° 4'36
20° 4'23 fino alla fine in progressione..
arrivo agli ultimi 500 metri in volata schivando gli altri concorrenti davanti a me e spingendo fino all'ultimo centimetro, fino a quando attraverso la finishline!


il time finale 4h40 può ingannare , ad onor del vero è necessario ricordare le distanze del nuoto accorciate (forse a 1200 metri) e la bici di 83 km per il resto rimane una grande prestazione che fa ben sperare per il prosieguo degli allenamenti in vista di IMBARCELLONA!!!

lunedì 22 giugno 2015

Ironman Italy 2015.. La gara Perfetta!

e pensare che stavolta non è iniziato nel migliore dei modi...

Domenica 7 giugno in pieno scarico (o tapering come dicono quelli forti) esco per 2 orette easy di bici...
incontro qualche amico per strada e decido di affrontare l'unica salita della giornata prima di tornare nel loop del circuito pianeggiante.
Sono dietro a Giovanni, forte biker categoria elite che sale con il suo passo..cerco di stargli dietro, anche se non devo forzare la salita è corta e mi sento bene, provo a non mollarlo!
Aumenta il passo,mi tiro su i pedali e ...crack!
mi ritrovo a terra con la schiena appoggiata all'asfalto e le mani in avanti per proteggermi da chi mi seguiva!
Mi rialzo e cerco di capire cosa caxxo è successo..
Ho rotto la forcella!
Lascio i particolari tecnici a chi ce capisce, faccio un rapido check e riporto solo un paio di escoriazioni sul palmo e coscia sinistra, il resto sembra ok .
la bici chiaramente è fuori gioco e non mi resta che "la chiamata a casa"
"Stè?! Ti disturbo?...mi potresti venire a prendere che ho sfasciato la bici!"
"Arrivo"
Ho chiamato Strong , è l'unico disponile nei paraggi.
Appena vede la bici...
"No!"
"Non ci posso credere.."
"Stè.. non ci credo neanche io come è successo..."
"No, non ci posso credere, è la stessa cosa che mi è successa 2 giorni fà!"
oh caxxo!
la prendiamo quasi a ridere pensando che fra 7 giorni andremo a Pescara e non abbiamo le bici!

La settimana di scarico passa velocemente e le ferite riescono quasi a riassorbirsi..intanto con la bici trovo una soluzione provvisoria mettendo una forcella sostitutiva e pregando qualche Santo (Stefano vivrà la stessa sorte)

Sabato 13 giugno

Arriviamo a Pescara per le 10.
ormai è il 4°anno che veniamo e la città non ha segreti.
Termino la registrazione velocemente poi mi dirigo verso il bed and break fast prenotato..
Nel pomeriggio un breve giro in bici , giusto per capire s'è tutt'apposto..e poi consegna Bike 
La macchia Zona Cambio quest'anno è ancora più presente e non mancano occasioni per salutare vecchi e nuovi amici  avversari ;)
A cena ci troviamo in 25 a scherzare e lanciarci nuove scommesse sull'indomani..

Domenica 14 giugno

Di Pescara amo soprattutto la sveglia.
Con le batterie che iniziano alle 12:00 al mattino si può fare tutto con molta calma, soprattuto se Sara dimentica di togliere la sveglia del giorno prima alle 6:00 anticipando giusto di 1 ora la mia. (forse una mossa indicata da Strong!!??)
Vabbè poco male , rimango ancora un pò a letto ,poi decido per la colazione.
Pur avendo la possibilità di cuocermi la pasta , scelgo un alimentazione più soft, anche negli ultimi lunghi fatti non carico più con il rischio di zavorrarmi troppo e poi ieri sera il carboload di pasta + pizza ha già riempito ampiamente il serbatoio .
Alle 9:00 esco di casa per la transition zone.
Apro le sacche bike e run per controllale nuovamente , inserisco le barrette e gel e faccio un ulteriore check alla bici..
In questi momenti gli scrupoli non sono mai troppi e pur avendo maturato un pò di esperienza ho sempre l'impressione di dimenticarmi qualcosa..vabbè a parte il porta borraccia anteriore lasciato a Roma che mio padre mi ha di portato di corsa e addirittura passato attraverso la griglia della zona cambio (prendendo anche l'ammonizione verbale dal giudice fitri) tutto il resto era ok , quindi perdo un pò di tempo a scrutare i miei avversari.
Sono le 11:00 , la mia batteria partirà alle 12:30..in attesa.



Cerchiamo un pò d'ombra sotto i padiglioni del pasta party, il clima è veramente caldo e afoso, sarà una giornata dura da interpretare, il rischio di sbagliare l'idratazione può compromettere l'intera prestazione.
ore 12:00 
Pronto con la muta indossata rimango nell'acqua ad assistere alle partenze dei Pro e via che scorrono i minuti, tutti gli age group.
Quasi non me ne accorgo che è il mio turno , a dir vero come al mio solito entro in griglia un pò tardi e mi faccio strada tra le cuffie gialle cercando di avanzare qualche posizione, intravedo Strong in prima fila tutto defilato sulla sinistra , mentre io rimango al centro del gruppo , tanto oggi se danno e se piano!
ore 12:30
Start!
Corro , l'acqua arriva a malapena al ginocchio ma appena posso mi butto..
inizio a nuotare e subito ho buonissime impressioni, non soffro l'affanno iniziale , la muta finalmente (nuova) non mi dà costrizione ma solo scivolamento.
Arrivo alla prima boa quasi senza accorgermene , azzecco così bene la traiettoria che la prendo di testa e ci passo sotto.
e ora il tratto più lungo , parallelo alla costa.. nuoto bene e cerco di trovare la scia giusta..seconda boa e cerco il gonfiabile dell'arrivo.
Gli ultimi centinaia di metri cerco di allungarmi il più possibile , sfruttando la corrente a favore e l'onda lunga..ora si tocca e si corre..
swim time 32:40

La zona cambio di Pescara 2015 verrà annoverata tra le più lunghe mai fatte.
Praticamente , una volta usciti dall'acqua si deve percorrere il tappeto tra 2 ali di folla per circa 500 metri prima di arrivare sotto l'hangar dove posso sedermi e spogliarmi.
Sono pronto, casco e pettorale indossato inforco la bici e sono fuori...
Il percorso lo conosco bene oramai..
ma ogni anno una sorpresa...
Appena sull'asse attrezzato una leggera brezza contro ma la velocità e buona, rimango sui 35km\h..le indicazioni del coach sono gestire la frequenza cardiaca in Z3!
All'inizio della prima salita si capisce che la giornata sarà durissima..forti raffiche di vento contro che quando la strade sale ti bloccano a velocità ridicole...c'è da soffrire!
Ad un tratto...
Mi sento toccare da dietro, mi giro..Strong!
"E tu che caxxo ci fai qui??!!" esclamo
Per la prima volta da quando facciamo triathlon riesco ad uscire dall'acqua prima di lui.
" e non dire che non ti sto allenando bene!" mi risponde
Già è capitato in passato di trovarci a battagliare in bici insieme , prima a Varano (dove ho tenuto sul percorso misto ma pagavo in pianura con la mia bdc sulla sua tt) e poi all'Elba dove ho provato a fare il numero invece ho fatto il botto ..
Stavolta lo tengo fino alla fine, poi quello che succede si vedrà..
Da lì in poi un continuo di sorpassi e contro sorpassi , una vera e propria sfida senza mollare un centimetro, tra le forti raffiche di vento che minavano l'equilibrio soprattutto sulle prolunghe.
Dal 56° in poi è discesa , e se fino a quel punto la media oraria accarezzava appena i 28, nella 2° parte è andato decisamente meglio con il ritorno sull'asse attrezzato a favore di vento e medie da capogiro.
tempo totale 2:47, 1 minuto in meno dello scorso anno , ma con situazione meteo decisamente più sfavorevole ..entro in T2


La mezza finale.

L'ultimo capitolo nasconde sempre delle sorprese , ma è pur sempre la resa dei conti.
Ti sei idratato bene in gara?
Hai mangiato?
Hai gestito la bici?
tutte domande che tempestano la testa proprio mentre seduto sulle panche stai infilando accuratamente i calzini e indossando le scarpe.
Cappellino in testa, pettorale girato in avanti e fuori dalla Zona cambio..
Riesco ad uscire davanti a Strong , che seppur aveva allungato gli ultimi km in bike ha avuto una T2 più lunga.
Le indicazioni sul run,sono ancora più chiare: "i primi 2 km frena! abbassa il cuore, segnati tutti i numeri di chi ti sorpassa e poi parti!" Le parole di Strong mi tuonano in testa, in questo momento so di aver fatto una grande prestazione sul nuoto, un'ottima bici e ora devo frenare!!??
Ma sono così lucido e non ho timori , gestisco.
Nel frattempo mi passano Stefano e Geppo ma continuo con il mio passo docile.
Il lap del garmin suona per la 2°volta ,aumento leggermente .
Nella mia testa voglio dividere la mezza a blocchi da 5km e aumentare il passo progressivamente e così sarà fatto.
Fino al 5° sto sui 4:55
dal 5° al 10° 4:50
dal 10° al 15° rimango sul passo 
dal 15° in poi non è mai morto nessuno e' ora di accelerare.
Ogni volta che guardo il Garmin , mi stupisco dei km fatti, volano via sotto le gambe senza accorgermene.
Ad un tratto ..la sorpresa!
Davanti circa 200 metri intravedo la figura di Strong ..?
Stessa esclamazione della bici
"e che caxxo ci fa qui!!??"
per un istante ho pensato che avesse fatto un giro in più ma era impossibile.
allora ho cercato di prendergli il tempo..
appena svoltava la curva cominciavo a contare per valutare quanti secondi mi distanziava..
siamo al 15° km ho tutto il tempo per avvicinarmi e controllarlo.
Dopo averlo tenuto sotto controllo decido di forzare un pò e andarlo a prendere.
E' il 17°km e il lap segnerà 4'28!! come accelerata non c'è male , spero di non pagarla.
Ora la mia strategia è:  stargli dietro come un'ombra , affiancarlo all'ultimo km e dirgli "Benvenuto all'inferno" per un 1000 metri finale al cardiopalma!
invece al successivo ristoro , il misfatto!
Sono dietro a lui, se si ferma mi fermo , se va avanti continuo..
si ferma al primo banchetto , gli tolgono il bicchiere di coca dalle mani , fa un virata brusca sul secondo banchetto che quasi lo travolgo sorpassandolo di un metro..noo!
mi ha visto!
ora devo cambiare strategia..
scambiamo 2 sguardi misti chiacchiere e andiamo avanti..

Il 18° km siamo accoppiati , talmente vicini che ogni passo sgomitiamo quasi come se percorressimo su una slackline,tuttavia è un kilometro di transizione , senza brusche accelerazioni continuiamo a studiarci.

Io mi sento benissimo , e potrei godere del vantaggio psicologico di averlo raggiunto , è pur vero che ho spinto molto per prenderlo..bah vediamo..provo a saggiare la sua condizione, mi metto davanti.
Il 19° km lo chiudiamo a 4'33.
Dalle vetrine dei negozi , vedo la sua figura e lo sento ansimare , ma è ancora regolare non molla un caxxo!
arriviamo al 20° e mi fà:
"che vogliamo fà ? ce la giochiamo o arriviamo insieme?"
...1...2...3...4..."arriviamo insieme!"

chi ci conosce, sa quanta sana rivalità c'è tra noi che ci spinge continuamente a migliorarci ,ma soprattuto c'è tanta amicizia e rispetto che solo una finishline tagliata insieme dopo 5h e 10 di battaglia può meritare!



e poi ..volete mette uno scatto così!

il time totale si ferma 
a 5ore10minuti10 secondi
24° di categoria 
151 assoluti

Great Job!








sabato 21 marzo 2015

Maratona di Ferrara

38° km
"Daje Giò!,mancano solo 4 chilometri cosa vuoi che siano"
eppure sembrano non finire più, il passo decisamente più lento e il garmin inesorabilmente più veloce..
Se solo Filippide nel lontano 490 a.C avesse percorso 36° km anziché 42,195 oggi stavo parlando di un capolavoro e finalmente di una gara gestita alla grande...ma era così lontana Atene??!!

Domenica 15 marzo
Ore 9:30 si parte.
Il meteo che sembrava non promettere nulla di buono ci riserva una giornata soleggiata e fin troppo mite.
La partenza suggestiva sotto il castello Estense rimarrà presto solo una fotografia da incorniciare e ritirare fuori dopo poco più di 3 ore . Il percorso in prevalenza si snoda fuori le mura , nella campagna bagnata dal re Po dove purtroppo se le asperità del terreno non preoccupano minimamente, è il vento che fa da padrone.
Il mio obiettivo è mantenere il passo di 4'30 al km e chiudere in 190 minuti la pratica.
Non siamo in molti , circa 1800 atleti dei quali 1200 alla deviazione tra mezza e intera prendono la strada più opportuna.
Noi 600 continuiamo per la distanza Regina.
Cerco il mio gruppetto e scambio anche qualche parola , fino a quando i cenni di intesa rimangono i soli mezzi di comunicazione.
Davanti a me ho un triatleta..
se è vero che basta un dettaglio a volte per capirlo, visierina, compression o porta pettorale alla vita, lui indossa direttamente il body!
al confine con l'irregolarità accanto gli viaggia un biker che lo assiste e fotografa all'occorrenza, però devo dire che ha dispensato aiuti anche ad altri bisognosi.
Viaggiamo con qualche secondo di anticipo ogni chilometro, la cosa non mi preoccupa, preferisco comunque non rimanere solo.
Ogni tanto faccio da elastico quando  nei pochi momenti di vento a  favore , i compagni di viaggio presi dall'euforia e dall'inaspettata energia hanno slanci fino a toccare i 4'10 \15 al km.
Favorendo decisamente la regolarità mi riporto in scia appena tornate le condizioni non favorevoli.
Al 25° km sono regolare e sereno, ho seguito un programma di integrazione controllato ogni 5 km alternando mezzo gel , una tavoletta enervit e  bevendo acqua ogni 2 ristori, praticamente una macchina!
30°km , ora il countdown verso la fine è facile..appena 2 km e sono ai meno 10
35° km..si intravedono le mura della città ...ad un tratto sento un brivido lungo la coscia destra, cerco di distrarmi e sciogliere il passo..
36° km una saetta lungo la stessa gamba mi blocca!
ho la coscia posteriore bloccata dal gluteo fino al polpaccio..
cerco un appoggio , un ragazzo mi offre aiuto cedendomi il suo tempo prezioso in maratona per me..lo convinco a continuare e procedo con lo stretching.
Colgo l'occasione per fare un bisognino , almeno ottimizzo i tempi.
è passato 1 minuto e mezzo o forse 2 e riprovo a partire..
ora l'asfalto scotta ed ho paura ad atterrare , ho una corsa sgraziata e più lenta  oltretutto il percorso non mi aiuta..sono sul brecciolino di un parco con con una strada a zig zag da percorrere..
Sono questi momenti che ogni maratoneta sa che non potrà mai dimenticare, quando i muscoli implorano di fermarti e la testa vuole assecondarli..ma il cuore và e spinge anche quando l'ultima speranza sembra persa.
Ora odi te stesso e cerchi di non sentire quella voce che esorta a fermarti,"ma chi te lo fa fare" ma ognuno ha un'ancora di salvezza, un pensiero slancio.
Nei miei lunghi, trascorsi anche o sopratutto in condizioni atmosferiche aspre, ho sempre pensato che il momento della doccia prima o poi arriva.
E' banale quanto semplice ma in quel momento quando ti lasci accarezzare dall'acqua calda e scorri fiero i lap del garmin che ti rendi conto che anche stavolta ne è valsa la pena!
Ormai sono arrivato al 41° km , accenno un cambio di ritmo ma sono allo stremo delle forze..
42..e gli ultimi 195 metri! Fine 3ore19minutie18secondi 
Ho al collo la mia 3° medaglia da maratoneta abbattendo di 20 minuti il mio tempo!
Abbraccio Sara e cerco Strong.
In questo percorso mi ha guidato da coach facendomi raggiungere un traguardo ambizioso..Grazie Stè!